CAOS A LOS ANGELES: TRUMP MINACCIA L'INSURRECTION ACT E IL SINDACATO CHE LO CONTESTA HA LEGAMI CON LA CIA

Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, Donald Trump ha avvertito che se la violenza nelle strade di Los Angeles non si fermerà, è pronto a invocare l’Insurrection Act, una legge che consente al presidente di dispiegare truppe federali per sedare disordini civili.

"Questi non sono manifestanti, sono insorti pagati. Facinorosi stipendiati. Prendono soldi per creare caos. Rompono i marciapiedi non per caso, ma per usarli come armi. È roba pericolosa. E noi non stiamo scherzando."

Nel frattempo, uno dei protagonisti della protesta contro Trump è la National Education Association (NEA), il più grande sindacato degli insegnanti d’America. La NEA si oppone ai tagli all’istruzione voluti da Trump, promuove azioni legali, organizza proteste e si è persino schierata nelle rivolte di Los Angeles per difendere gli immigrati illegali dall’ICE.

Ma dietro il volto progressista del sindacato si cela una storia poco raccontata: i suoi legami con la CIA.

Un documento del 22 febbraio 1967, pubblicato dall’Akron Beacon Journal e oggi consultabile nella FOIA Reading Room del sito cia.gov, rivela che la CIA finanziò con oltre 1 milione di dollari la NEA e la Confederazione Mondiale degli Insegnanti (WCOTP) per controllarne la leadership e l’orientamento ideologico. I fondi passavano attraverso un’organizzazione di facciata nota come Vernon Fund.

E non è un’eccezione: la CIA ha documentatamente finanziato decine di gruppi di facciata nel mondo dell’istruzione, del lavoro e della cultura, per manipolare dall’interno i movimenti sociali e dirigere l’opinione pubblica su binari "sicuri".

Oggi la NEA è tutt’altro che spettatrice: – Partecipa attivamente alle proteste contro l’ICE

– Ha mobilitato le sue reti studentesche e sindacali

– Intenta cause per fermare le riforme di Trump

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