
TOY STORY 5: LILLYPAD E LA RIBELLIONE CONTRO LA DITTATURA DIGITALE
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La Pixar ha appena svelato che il vero antagonista del prossimo Toy Story 5 (uscita prevista il 19 giugno 2026) sarà Lillypad, un tablet a forma di rana che diventerà il nuovo giocattolo preferito di Bonnie. Non più un classico cattivo, ma uno schermo che ruba attenzione, fantasia e gioco reale ai bambini.
Lillypad, il tablet "cattivo"
Presentato al Festival di Annecy da Pete Docter, Lillypad incarna perfettamente l'era digitale, seducendo Bonnie con promesse di amicizie virtuali e giochi online. È una critica diretta all'alienazione infantile da schermo, fenomeno oggi tristemente diffuso.
Propaganda Woke? Forse Disney sta cambiando rotta
Con questa scelta Pixar potrebbe aver compreso che la propaganda WOKE non paga. Ora, invece, affronta una tematica più urgente e trasversale, sfidando l'impero digitale di cui essa stessa è parte integrante, ma forse consapevole che questa narrativa comincia a pesare anche sui genitori.
Dal giocattolo digitale al pericolo reale
Già nel primo Toy Story Woody si sentiva minacciato da Buzz Lightyear, un giocattolo super tecnologico. Ora, tuttavia, la sfida è ben più insidiosa: non più singoli gadget, ma il monopolio emotivo esercitato dai dispositivi digitali.
Doppio gioco o presa di coscienza?
Disney e Pixar affrontano una contraddizione evidente: criticano la dipendenze digitale dei bambini, ma continuano a guadagnare proprio grazie agli schermi, merchandising e piattaforme streaming. Resta da capire se la Disney abbia davvero compreso che inseguire la propaganda ideologica, o ignorare i problemi reali delle famiglie, alla lunga non conviene.
Toy Story 5 lancia un allarme reale?Il messaggio sembra chiaro: attenzione agli schermi che promettono di "connettere", ma finiscono per isolare. Vedremo se Disney saprà trasformare questa denuncia in una scelta autenticamente educativa, oppure se rimarrà solo una spettacolare trovata commerciale.