GLI SCIENZIATI RIPORTANO IN VITA RAGNI MORTI COME ROBOT BIOIBRIDI

GLI SCIENZIATI RIPORTANO IN VITA RAGNI MORTI COME ROBOT BIOIBRIDI

Sembra il prologo di un film horror futurista, e invece è tutto vero.
Alla Rice University, un team di ingegneri ha avuto un’idea tanto brillante quanto inquietante: usare ragni lupo morti come strumenti robotici. Il loro nome? Necrobot.
Grazie al particolare sistema idraulico che regola i movimenti delle zampe nei ragni (che non hanno muscoli come i mammiferi), i ricercatori sono riusciti a infilare un ago nel prosoma (la parte centrale del corpo), sigillarlo con colla e poi iniettarvi aria.
Risultato? Le zampe del ragno morto si aprono e si chiudono a comando.
Secondo quanto riportato da IEEE Spectrum, questi ragni necrobotici sono capaci di sollevare oggetti fino a 1,3 volte il loro peso, con una resistenza meccanica di oltre 1000 cicli di apertura e chiusura prima che le articolazioni cedano.
Il tutto utilizzando un materiale naturale, biodegradabile e... già “pronto all’uso”.
Smithsonian Magazine sottolinea che questa tecnologia potrebbe essere usata per operazioni di microassemblaggio, per manipolare oggetti delicati, o perfino nella ricerca biologica.
Eppure, resta una domanda sullo sfondo: quanto siamo disposti a spingerci nel manipolare ciò che è morto per servire la tecnologia?
Un progetto reale, documentato anche su Wikipedia alla voce “Necrobotics”, e pubblicato originariamente sulla rivista Advanced Science nel luglio 2022.
La scienza ha appena varcato un’altra soglia.

Fonti: Rice University - Smithsonian - Wikipedia

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